Expirobacter e (13C-Urea)


Expirobacter trova impiego nella diagnosi in vivo dell’infezione gastroduodenale da Helicobacter Pylori nell’adulto e nel bambino, riconosciuto come la più frequente causa di gastrite cronica e come il principale agente eziologico delle ulcere gastriche e duodenali non correlate all’uso di FANS.

L’urea è il principale prodotto del metabolismo dell’azoto nei mammiferi, normalmente presente nell’organismo umano in concentrazione plasmatica di 200-300 mg/l. È un composto neutro e non tossico, sintetizzato quasi esclusivamente nel fegato dall’idrolisi dell’arginina che, attraverso il circolo sanguigno, passa ai reni e viene escreto immodificato nelle urine.
Se somministrata per via orale, viene rapidamente assorbita nel tratto gastrointestinale, distribuendosi nei liquidi intra ed extracellulari, compresi sangue, linfa e bile; può attraversare la placenta penetrando nel feto.


L’urea marcata con 
Carbonio 13 (13C-Urea) viene somministrata a piccole dosi (100 mg) per via orale per la diagnosi delle infezioni da Helicobacter Pylori.

Expirobacter
 consente di evidenziare, mediante l’analisi del respiro, la presenza nello stomaco di un enzima prodotto dall’Helicobacter Pylori, l’ureasi. L’acido citrico aggiunto alla compressa di 13C-Urea in soluzione determina un rallentamento dello svuotamento gastrico, prolungando così il tempo di permanenza dell’urea nello stomaco. In presenza di Helicobacter Pylori, l’ureasi prodotta da tale batterio scinde l’urea marcata 13C, generando ammoniaca e 13CO2, che, una volta assorbita, passa nei polmoni e viene escreta nell’aria espirata.


Le provette contenenti l’aria espirata saranno inviate a uno spettrometro di massa dedicato all’analisi della 
13CO2. Un eventuale aumento dell’escrezione di 13CO2 nel respiro dopo la somministrazione dell’urea marcata indicherà la presenza dell’infezione da Helicobacter Pylori.


Metodo:
 Spettrometria di massa con ABCA Sercon.